Con l’arrivo della stagione fredda è comune sentirsi più stanchi, avere cali di energia o ammalarsi con maggiore facilità. Spesso dietro questi sintomi c’è una causa nascosta: la carenza di vitamina D.
Nota anche come la “vitamina del sole”, questa sostanza è indispensabile per il benessere del nostro organismo, ma la sua produzione naturale diminuisce in inverno, quando le giornate sono più corte e l’esposizione al sole è ridotta.
Scopriamo insieme perché è così importante, quali benefici garantisce e come mantenere livelli adeguati anche nei mesi più freddi.
Che cos’è la vitamina D?
La vitamina D è, in realtà, un pro-ormone liposolubile che il nostro corpo produce quando la pelle è esposta ai raggi solari. Esistono due forme principali:
● Vitamina D2 (ergocalciferolo): di origine vegetale.
● Vitamina D3 (colecalciferolo): di origine animale e quella che la pelle sintetizza con il sole.
Una volta attivata, la vitamina D diventa essenziale per l’assorbimento di calcio e fosforo, minerali fondamentali per la salute delle ossa e per numerosi processi metabolici.
Perché la vitamina D è così importante in inverno
1. Sostiene le difese immunitarie
Durante i mesi freddi siamo più esposti a raffreddori e influenze. Aiuta l’organismo a rispondere meglio agli agenti patogeni e riduce il rischio di infezioni respiratorie tipiche della stagione fredda.
2. Protegge le ossa
Con l’avanzare dell’età e la ridotta esposizione solare, i livelli di vitamina D calano. Questo può indebolire le ossa, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture. Garantire un buon apporto di vitamina D è fondamentale soprattutto per bambini, donne in menopausa e anziani.
3. Favorisce energia e buon umore
Non a caso si parla spesso di “winter blues”: la carenza di sole e vitamina D può influenzare l’umore. Alcuni studi collegano bassi livelli di vitamina D a sintomi di stanchezza e lieve depressione stagionale. Mantenere livelli ottimali contribuisce quindi non solo alla salute fisica, ma anche al benessere mentale.
4. Supporta la forza muscolare
Contribuisce al tono muscolare e riduce il rischio di debolezza, un alleato prezioso per chi vuole restare attivo anche d’inverno.
Fonti naturali di vitamina D
Sebbene il sole resti la fonte principale, esistono alimenti che possono contribuire al fabbisogno quotidiano:
● Pesce grasso (salmone, sgombro, aringa, sardine)
● Tuorlo d’uovo
● Fegato e frattaglie
● Latte e derivati fortificati
● Funghi esposti alla luce solare
Tuttavia, attraverso la sola alimentazione è difficile raggiungere i livelli necessari, soprattutto in inverno.
Integratori di vitamina D: quando possono essere utili
Per molte persone, specialmente in inverno, può essere consigliato il ricorso a un integratore di vitamina D. In particolare:
● Anziani, che producono meno vitamina D a livello cutaneo.
● Chi vive in zone poco soleggiate o trascorre la maggior parte del tempo al chiuso.
● Persone che seguono diete particolari, che escludono alimenti di origine animale.
● Chi soffre di osteoporosi o fragilità ossea, su consiglio medico.
Gli integratori devono sempre essere assunti sotto indicazione di uno specialista, che potrà stabilire la dose adeguata in base alle analisi del sangue.
Come favorire la produzione naturale di vitamina D in inverno
● Esporsi al sole quando possibile, anche solo 15-20 minuti al giorno sul viso e sulle mani.
● Praticare attività fisica all’aperto, per unire il movimento al beneficio della luce solare.
● Seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di alimenti che contengono vitamina D.
● Verificare i livelli tramite esami del sangue se si sospetta una carenza, così da intervenire tempestivamente.
FAQs sulla vitamina D
1. Quanta vitamina D serve al giorno?
Il fabbisogno varia in base all’età, ma in generale si parla di circa 600-800 UI al giorno per adulti e bambini sopra i 12 mesi. Negli anziani può essere maggiore.
2. Posso assumere troppa vitamina D?
Sì, per questo è importante non eccedere con gli integratori senza controllo medico. Un eccesso può provocare ipercalcemia, con effetti negativi su reni e cuore.
3. Perché in inverno è più comune avere carenze?
Perché le ore di luce sono ridotte, il sole ha un’inclinazione diversa e si tende a coprire la pelle con abiti pesanti. Tutti questi fattori riducono la sintesi cutanea.
4. Basta l’alimentazione per coprire il fabbisogno?
In parte sì, ma difficilmente da sola è sufficiente: per questo l’esposizione solare e, in alcuni casi, gli integratori diventano necessari.
5. Ci sono segnali di una possibile carenza di vitamina D?
Stanchezza, dolori muscolari, fragilità ossea o infezioni ricorrenti possono essere campanelli d’allarme, ma la conferma arriva solo con gli esami del sangue.
Conclusione
La vitamina D è un alleato prezioso per il nostro organismo, soprattutto nei mesi invernali quando la sua produzione naturale diminuisce. Prendersi cura dei propri livelli di vitamina D significa rafforzare le difese immunitarie, proteggere le ossa, mantenere energia e buon umore. Con una combinazione di corretta esposizione al sole, alimentazione e – quando necessario – integratori mirati, possiamo affrontare l’inverno con più vitalità e benessere.
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