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Il peso dello stress sulla bilancia

Il peso dello stress sulla bilancia
Vivere sotto pressione favorisce l’obesità. Non solo perché cerchiamo conforto nel cibo, ma perché la tensione attiva una serie di reazioni biochimiche alleate dei chili di troppo.

Siete ingrassati? È anche colpa dello stress. Se infatti la sera vi buttate sul divano a mangiare patatine fritte, cioccolata e bibite gassate, una ragione c’è e la spiega la scienza.

Quando siamo sotto pressione aumenta nel sangue l’insulina, l’ormone che favorisce il deposito di grasso. Ciò accade perché il nostro corpo pensa di essere sotto attacco e rilascia glucosio nel sangue per rifornire i muscoli di energia. solo che, se quell’energia non viene realmente spesa, il pancreas finisce per secernere grandi quantità d’insulina che, a sua volta, causa un rapido utilizzo del glucosio da parte dei tessuti, con la conseguenza che dopo due-tre ore dal pasto si determina un’ipoglicemia accompagnata dalla sensazione di fame, creando un circolo vizioso. Se poi la tensione è prolungata aumenta pure la grelina, un altro ormone prodotto soprattutto dallo stomaco, che stimola l’appetito favorendo l’assunzione di cibi altamente calorici e ricchi di grassi. il risultato? Chi vive perennemente sotto stress, assumendo lo stesso numero di calorie, ingrassa fino a quattro volte di più.

 

Lo dice la scienza

Tra le ultime ricerche incentrate sulla correlazione tra aumento di peso e tensione, uno studio condotto all’Ohio state university, pubblicato sulla rivista “Biological psychiatry”, ha dimostrato che su un campione di 58 donne cui è stato offerto un goloso pasto, poi sottoposte al test per misurare la quantità di zuccheri nel sangue, dei trigliceridi, dell’insulina e del cortisolo, coloro che avevano avuto una giornata particolarmente pesante bruciavano in media 104 calorie in meno delle altre. il che significa 5 chili in più in un anno. Le donne stressate avevano inoltre più elevate quantità di insulina nel sangue. Uno studio pubblicato su “Obesity” ha poi accertato che la presenza del cortisolo, l’ormone dello stress, è maggiore tra chi ha un girovita più largo e pesa di più. Il test ha analizzato ciocche di capelli di 2500 uomini e donne sopra i 54 anni per capire le conseguenze dello stress a lungo termine. Dai risultati è emerso che una presenza elevata dell’ormone dello stress corrisponde a una maggior probabilità che la persona fosse in sovrappeso e con una circonferenza della vita maggiore di 102 centimetri per i maschi e 88 centimetri per le femmine.

 

Mai saltare i pasti

Quando siamo travolti dalle incombenze, capita spesso di rinunciare al pranzo. Ma saltare un pasto significa spesso rallentare il metabolismo e indurre ad abbuffate riparatorie. Tra l’altro quantitativi eccessivamente bassi di zucchero nel sangue privano il nostro corpo delle energie necessarie per portare a termine compiti e mansioni. Se poi abbiamo avuto una giornata impegnativa, è probabile che finiremo per sederci a tavola oltre l’orario consueto di cena, con la conseguenza che il cibo assunto dopo le 19.30, soprattutto se ad alto contenuto calorico, viene trasformato in grasso. Se infatti durante il giorno, l’organismo metabolizza le proteine e scompone i grassi, la notte impegnato nella rigenerazione cellulare il metabolismo rallenta. Tanto che, secondo uno studio dell’università del Surrey, nel Regno Unito, anticipare la cena può aiutare a perdere in dieci settimane il doppio del peso.

 

Più carboidrati, meno stress

Sapevate che demonizzare pasta & co., eliminandoli il più possibile dalla dieta, non fa che renderci più nervosi?  Icarboidrati non andrebbero mai aboliti del tutto perché contribuiscono ad aumentare la produzione endogena di serotonina, l’ormone della felicità. Perciò se non avete problemi di peso, la buona notizia è che assumere carboidrati anche più volte durante la giornata può paradossalmente aiutare a mantenere il peso-forma. Come sempre, meglio privilegiare i cereali integrali che limitano l’assorbimento di grassi e zuccheri.

 

Mangia che ti rilassi

Ripeterci di stare calmi, non serve a nulla. Ecco piuttosto un' esempio di dieta naturale con una serie di cibi che possono essere di grande aiuto per contrastare l’effetto della tensione quotidiana. Come spuntino spezza fame, provate con i semi di zucca, ricchi di potassio, fosforo, zinco e magnesio prevengono mal di testa, ansia, insonnia, nervosismo e pressione alta. in alternativa potete tenere a portata di mano delle carote crude da sgranocchiare, azione di per sé rilassante. Anche le uova sono tra i cibi ad elevato potere calmante grazie al loro contenuto di calcio, ferro, zinco, selenio, fosforo e diverse vitamine in poche calorie. Tra i cibi proteici non dimenticate di inserire nella dieta salmone e sardine: favoriscono la riduzione dei livelli di cortisolo nel sangue. Last but not least, tutti gli alimenti ricchi di vitamina C: dagli agrumi ai kiwi, passando per broccoli e peperoni rossi. La C, tra le vitamine, è infatti deputata ad abbattere l’ormone dello stress oltre che dare la carica per fronteggiare la fatica.

TESTO EMANUELA GIAMPAOLI